Musicoterapia per minori e adulti

Musicoterapia per minori e adulti

A.1. Area di intervento PERSONE DISABILI GRAVI

A.2. Analisi delle Priorità di intervento individuate per quest’Area

Bisogno: musicoterapia

Obiettivi previsti: Definizione di Musicoterapia della Federazione Mondiale di Musicoterapia (WFMT):

“La MT è l’uso della musica e/o degli elementi musicali (suono,ritmo,melodia e armonia) da parte di un musicoterapeuta qualificato, con un paziente, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità l’espressione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. La Musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e residue dell’individuo in modo tale che il paziente possa meglio realizzare l’integrazione intra- e inter-personale e consequenzialmente possa migliorare la qualità della vita grazie ad un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico”.

B. PER OGNI PRIORITA’ INDIVIDUATA DESCRIZIONE DELLE SINGOLE AZIONI

Area di Intervento PERSONE DISABILI GRAVI

Per ogni Obiettivo previsto: (complilare da B a C per ogni priorità individuata)
1 (riportare l’obiettivo di cui al punto A.2.)

MUSICOTERAPIA

B.1.Azione di innovazione per un nuovo servizio

B.2. Elenco degli interventi concreti da realizzare/strategie previste

Il Progetto si propone di offrire un servizio di Musicoterapia individuale per Minori e Adulti con patologie di grado grave-gravissimo . I principi base della pratica musicoterapica sono:
Il lavoro è centrato sulle “parti sane” della persona e sulla valorizzazione di tutte le potenzialità residue (il paziente è parte attiva della terapia)
La centralit� del rapporto di fiducia e l’accettazione incondizionata rispetto al paziente;
L’adattamento e la personalizzazione della tecnica volta per volta;
L’accoglimento delle proposte della persona che vengono anche ampliate ed arricchite in uno cambio reciproco tra paziente e musicoterapeuta. E’ verosimile che la Musicoterapia, nell’ambito di una concezione modulare del Sistema Nervoso Centrale, sia in grado di agire su circuiti neuronali in grado di stimolare la plasticità neuronale. La musica con la sua azione sull’imprinting maturativo, con la sua azione di piacere facilitante e, a volte, di regressione riparativa, è capace di promuovere pensiero e comportamento sia in condizioni di salute che patologiche. Nell’ambito delle neuroscienze si sta consolidando il principio che l’input sensoriale sia in grado di facilitare, attraverso le strutture del lobo temporale, i processi di attenzione, osservazione ed apprendimento gestiti dal lobo frontale. In altre parole, stimolazioni musicoterapiche, fornite attraverso tecniche sempre più standardizzate e validate, si sono dimostrate in grado di produrre piacere, sia conscio che inconscio, in grado di agire su strutture anatomiche deputate all’attenzione, all’apprendimento, al pensiero e al comportamento.
Tratto dall’intervista a Livio Bressan del 3 Febbraio 2010 su “Cervello e musicoterapia”.(vedi in calce scheda informativa).

B.3. DESTINATARI A CUI SONO RIVOLTE LE AZIONI (utenza prevista):

Gli utenti affetti da ritardo mentale grave, tetraparesi ed emiparesi, esiti di paresi celebrali infantili e autismo che frequentano i CDD dell’Azienda ULSS 18 tranne il CDD “Arcobaleno” dove gli utenti già usufruiscono della musicoterapia. Sono inseriti nel progetto due bambini dell’età evolutiva residenti nel Comune di Fiesso Umbertiano
Risultati attesi:

  • Favorire la comunicazione verbale e non, presupposti dell’apprendimento e della prevenzione
    Facilitare la liberazione delle emozioni e delle risorse creative di ciascuno
  • Sviluppare il Favorire l’integrazione e la socializzazione
  • Contatto fisico per poter dare l’opportunità di vivere le proprie esperienze e percepire il mondo esterno
  • Favorire la comunicazione e la relazione attraverso il corpo
  • Promuovere forme di collaborazione ed interazione
  • Sviluppare la personalità e i propri potenziali espressivi, emotivi, immaginativi
  • Acquisire conoscenza, fiducia
  • Favorire l’ascolto nel sentire sia il mondo interno sia esterno
  • Favorire la riconquista del piacere di rapportarsi -motivazione alla vita
  • Prendere consapevolezza del proprio corpo
  • Limitare e contestualizzare le condotte di stereotipie dando un senso ai “comportamenti insensati”
  • Ridurre il livello di ansia
  • Accrescere l’autostima e la considerazione di se stessi
  • Ristabilire il contatto con la realt&agrave

B.5. Enti / Organizzazioni coinvolti per la realizzazione delle azioni individuate:
ULSS 18
ASSOCIAZIONE “Albachiara” Onlus
.COOP SOCIALE DI TIPO A “ALEA”
COMITATO GENITORI

B.6. Risorse previste

  • già esistenti
  • personale: Coop.Alea
  • attrezzatura: Coop. Alea
  • immobile. Saranno utilizzati gli spazi all’interno di ogni CDD per gli utenti frequentanti, per i tre minori, il centro di musicaterapia della Coop Alea sita in Rovigo via delle Industrie, Borsea, con trasporto a carico dei Genitori.
  • gestione: Coop “Alea” in collaborazione con l’ULSS 18 e ass.
    “Albachiara”

Acquisizione di nuove risorse: costi di gestione
Costi di gestione da stabilirsi in base al numero degli utenti. rispondenti alle patologie sopra descritte.

B.7. Tempi per realizzazione:
ANNUALE

C.PRATICHE DI VALUTAZIONE
C. 1.Si prevedono attività di valutazione? 

SI:

  • Sulle attività organizzative
  • Sui costi
  • Sul funzionamento della rete/collaborazioni
  • Sulla capacità di risposta ai bisogni
  1. 2 E’ possibile una valutazione della soddisfazione degli utenti?
    SI
    Sarà richiesta la collaborazione dell’Equipe medica, che già segue gli utenti dei CDD, del Servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’ULSS 18 e delle famiglie coinvolte per sviluppare un piano individuale personalizzato.SCHEDA INFORMATIVA
    Livio Bressan: Professore a contratto di Neurologia Riabilitativa presso la Scuola di Specialità in Neurologia dell’Università di Milano-Bicocca, Livio Bressan è medico plurispecialista in Neuropatologia, Nefrologia Medica, Medicina Interna. Dirigente Neurologo presso gli istituti Clinici di Perfezionamento di Milano e consulente presso l’Istituto Geriatrico Redaelli di Milano e Vimodrone, svolge attività clinica e di ricerca
    nell’ambito della Riabilitazione delle malattie Neurodegenerative. E’ Coordinatore del Dipartimento di Neuroscienze presso l’Istituto Superiore di Osteopatia accreditato dall’Università del Galles. Noto per l’ideazione di un insieme di tecniche finalizzate al recupero cognitivo emotivo motorio e sociale dei malati di Alzheimer e Parkinson, e autore di numerose pubblicazioni scientifiche.
    Livio Bressan è anche appassionato musicista… Diplomato al Conservatorio in Chitarra Classica e diplomando in Flauto Traverso all’Accademia Filarmonica di Bologna, è inoltre iscritto al Corso Superiore di Composizione presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano. Come Docente di Chitarra Classica ha preparato allievi che, sotto la sua guida, si sono diplomati presso vari Conservatori di Stato e, in molti casi, hanno vinto prestigiosi premi musicali Nazionali ed Internazionali. Sue Composizioni sono state eseguite da ensemble di fama internazionale quali il “Quintetto di fiati Arnold”, il “Trio Reginald” e la “Brex Contemporain Ensemble”.

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