Progetto verbalizzo il mio pensiero

Progetto verbalizzo il mio pensiero

A CURA DI:
Dott.ssa Sara Monzo (Logopedista).

Premessa:
Il linguaggio verbale rappresenta la principale forma di comunicazione tra gli uomini. La capacità di elaborare a livello cognitivo sequenze verbali, di programmare e guidare l’apparato vocale nei movimenti, di coordinare respirazione e voce, è esclusiva dell’uomo che a differenza degli altri esseri animali comunica le proprie esigenze, le proprie necessità ma anche le proprie emozioni, sensazioni, gli stati d’animo attraverso il linguaggio orale. In mancanza di queste possibilità l’uomo cerca altri mezzi per comunicare come ad esempio il linguaggio scritto o il linguaggio gestuale.
Nel momento in cui si nasce però, l’unica forma di comunicazione presente è il pianto e tutto ciò che riguarda lo sviluppo delle abilità motorie e linguistiche dipende sia dagli stimoli dell’ambiente esterno sia dall’integrità cognitiva del bambino. Se uno di questi prerequisiti viene a mancare si possono presentare delle difficoltà nello sviluppo e solitamente le prime problematiche riguardano proprio la sfera linguistica.
La buona capacità di linguaggio infatti, intesa come semplice forma di comunicazione, è garantita dall’integrità cognitiva; nel momento in cui le capacità cognitive dell’uomo non si sviluppano completamente e vi è la presenza di un deficit di qualsiasi entità, la sfera del linguaggio può presentarsi deficitaria ad uno o più livelli.
Questo progetto è rivolto a due ragazzi che presentano un danno neurologico che comporta difficoltà a livello motorio e nella comunicazione verbale. Essendo fondamentale la comunicazione per vivere all’interno della nostra società si è pensato di avviare un lavoro specifico che permetta a questi ragazzi di sviluppare il loro pensiero e di esprimerlo nel migliore dei modi.

Obiettivo generale:
Migliorare le capacità di ascolto, attenzione e memoria che sono elementi fondamentali per sviluppare il proprio pensiero.


Obiettivi specifici:

  • migliorare l’attenzione e la concentrazione,
  • aumentare la capacità di discriminazione degli stimoli,
  • sviluppare concetti spaziali, temporali, di quantità, concetti storici e geografici,
  • sviluppare la capacità di problem solving,
  • migliorare la letto-scrittura,
  • sviluppare una buona autonomia nello studio e nell’esposizione orale,
  • migliorare la comprensione verbale e l’articolazione dei suoni,
  • lavorare a livello percettivo e metafonologico.

Destinatari:
Denny e Giada.

Metodologia:
lavoro individuale.

Materiale:
Fogli, colla, pennarelli, materiale e software didattici.

Tempi:
Un’ora di lavoro individuale con Giada ed un’ora con Denny per 2 volte alle settimana dal mese di Gennaio al mese di Giugno 2011.

 

RELAZIONE FINALE

Premessa:
Il progetto di logopedia “Organizzo e verbalizzo il mio pensiero” sviluppatosi nel periodo compreso tra Gennaio e Giugno 2011 ha avuto come destinatari due fratelli gemelli che presentano un danno neurologico con conseguente difficoltà a livello di comunicazione.
Gli incontri sono stati bisettimanali e della durata di due ore ciascuno durante i quali è stato svolto un lavoro specifico logopedico sulla base degli obiettivi iniziali.

Obiettivi :

Gli obiettivi per il lavoro con Giada sono stati:

  • migliorare le abilità di percezione fonemica,
  • migliorare la consapevolezza fonologica,
  • migliorare la comprensione grammaticale e le abilità di lettura.

Gli obiettivi per il lavoro con Denny sono stati:

  • aumentare i tempi di attenzione e concentrazione,
  • migliorare la letto-scrittura,
  • aumentare le capacità di problem solving,
  • ampliare le conoscenze di concetti logici spaziali, temporali ed astratti.

 

Riassunto del lavoro svolto:
Il lavoro svolto con Giada ha previsto l’utilizzo dell’ausilio informatico attraverso un lavoro di descrizione di immagini, di luoghi, di persone ed eventi vissuti personalmente, la scrittura di lettere ad amici e di conversazioni avvenute al momento, un lavoro di suddivisione di parole in sillabe e riconoscimento del fonema iniziale di parola, un lavoro di ascolto tramite la sintesi vocale e di ricerca dell’errore all’interno del testo.
Con Denny invece, il lavoro si è svolto con materiale cartaceo: abbiamo lavorato sulla risoluzione di cruciverba semplici, sulla categorizzazione, sull’organizzazione di sequenze di azioni, sull’esclusione di categoria e sulla sua conseguente spiegazione, sul rallentamento della velocità di lettura e sul rispetto della punteggiatura coordinata con le pause respiratorie.
Le attività svolte hanno portato ad un miglioramento sia per Giada sia per Denny, sebbene gli obiettivi iniziali siano stati raggiunti solo in parte. I due ragazzi hanno dimostrato grande interesse e motivazione per il trattamento e la collaborazione è stata buona.
E’ auspicabile continuare un lavoro di stimolazione linguistica specifica per permettere ad entrambi i fratelli di mantenere e consolidare i risultati ottenuti e di permettere ad altre abilità residue di aumentare.

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