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Sabato 17 Febbraio è ripartito come da programma, il progetto dell’associazione Albachiara a piccoli passi. Un gruppo di ragazzi dei Centri diurni della provincia di Rovigo, sono andati in visita per tutta la giornata alla Fattoria didattica Di fiore in fiore di Calto. Nella mattinata, accompagnati dalle operatrici, hanno visitato il Garden e la stalla. Poi tutti insieme per il pranzo e nel pomeriggio lavoretti presso il laboratorio didattico. Una bella e piacevole esperienza per i ragazzi che vi hanno partecipato e una giornata di sollievo per le loro famiglie.

In questi giorni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto di riparto delle risorse per i caregiver famigliari istituito dalla legge di Bilancio 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205.). le Regioni hanno due mesi di tempo per inviare la programmazione dei progetti e avere il denaro da destinare, attraverso i territori e i Comuni, a tutte le persone che assistono disabili, in forma diretta o indiretta. Le risorse complessive per tutte le regioni, ammontano ad un totale di € 25.807.485. Tale cifra verrà suddivisa per i singoli territori al fine di sostenere con assegni di cura, bonus o altre modalità i caregiver familiari. Per la Regione Veneto sono stati stanziati 2.074.922 Euro.

Il 3 dicembre di ogni anno ricorre la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità istituita dall’ONU nel 1992. La Giornata mira ad aumentare la consapevolezza verso la comprensione dei problemi connessi alla disabilità e l’impegno per garantire la dignità, i diritti e il benessere delle persone con disabilità. Questa giornata ci deve ricordare l’importanza di valorizzare ogni individuo e di abbattere le barriera che limitano diritti imprescindibili. In Italia il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) si fa promotore dei principali eventi organizzati sul territorio nazionale. Si stima che il 15% della popolazione mondiale abbia almeno una disabilità, il 46% degli anziani di età pari o superiore a 60 anni siano persone con disabilità. Una donna su cinque rischia di sperimentare una disabilità nella sua vita, mentre un bambino su 10 è un bambino con disabilità (fonte sito ONU).

Sabato 17 giugno l’associazione Albachiara ha dato il via al progetto “A piccoli passi” organizzando per quattro ragazzi disabili, l’uscita alla nuova piscina di Sant’Urbano attrezzata per ospitare persone con disabilità. Partiti da Rovigo nella prima mattinata, sono arrivati nella struttura insieme al personale idoneo all’assistenza, per questa prima esperienza al di fuori del contesto famigliare. La giornata è trascorsa con giochi, intrattenimento e allegria. A rotazione, tutti i ragazzi saranno partecipi di queste giornate di svago, dando loro la possibilità di rendersi autonomi il più possibile e vivere questa bella esperienza. L’obbiettivo è quello in futuro di arrivare a fare un periodo più lungo per tali persone, anche di alcuni giorni, diversificando i luoghi di soggiorno dando cosi, anche alle famiglie il giusto sollievo anche se solo per un breve periodo.

Cos’è esattamente il 5 per mille? Si tratta di una misura fiscale, introdotta in via sperimentale con la legge finanziaria dell’anno 2006 e poi successivamente prorogata di anno in anno, che permette ad ogni contribuente di devolvere una quota del proprio IRPEF (pari appunto al 5 per mille del totale) per sostenere le realtà settore no-profit, che svolgono attività di volontariato, assistenza, promozione sociale, ecc. e che non perseguono fini di lucro. E’ quindi una forma di sostentamento diretto agli enti che ci stanno a cuore e anche di partecipazione sociale al bene comune.   Come destinare il 5 per mille Bisogna chiarire, innanzi tutto, che la scelta di devolvere il 5 per mille è assolutamente volontaria e non obbligatoria, e che per il contribuente non genera un maggior esborso, in quanto l’importo del 5 per mille viene scorporato dall’IRPEF. In sede di dichiarazione dei redditi, che sia il modello Redditi Persone Fisiche o il modello 730 o semplicemente il modello CU, troveremo…

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L’Associazione nasce il 19 maggio 2008 per volontà di un gruppo di genitori di ragazzi portatori di handicap. Il 19/06/2008 è stata presentata la documentazione per assumere la qualifica di “ONLUS” (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale). E’ regolarmente iscritta all’anagrafe unica delle Onlus dell’Agenzia delle Entrate di Venezia con effetti dal 19 giugno del 2008. L’Articolo 2 dello Statuto contiene le finalità: L’associazione non ha fini di lucro. Essa intende perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale, e di arrecare benefici a persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche e famigliari.  Scopo dell’Associazione è lo svolgimento di attività nel settore della “disabilità”. Per perseguire questo scopo l’Associazione svolge le attività connesse al proprio scopo istituzionale, nonché tutte le attività accessorie.  Progettare, organizzare e pianificare percorsi di interventi riabilitativi, abilitativi atti a promuovere benessere psico-fisico, che possano facilitare la relazione e la comunicazione costruttiva, a favorire l’integrazione.  Progettare strutture sia…

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Il nuovo progetto dell’associazione si svilupperà operando con piccoli gruppi di ragazzi disabili gravi finalizzato ad accrescere il loro livello di autonomia. Inizierà con brevi esperienze al di fuori del contesto famigliare sotto l’accompagnamento di operatori esperti. Gradualmente si passerà a periodi più lunghi fino ad arrivare a soggiorni di più giorni in contesti protetti. In questo modo si favorirà il raggiungimento della massima autonomia possibile e al tempo stesso la possibilità di alleviare la fatica della famiglia. L’obiettivo finale è la costruzione di un percorso che permetta di ridurre al minimo il trauma del distacco dalla famiglia al venir meno dei genitori.

Allargare al durante noi il dopo di noi, è questo l’obiettivo della ministra per le disabilità la quale incontrerà associazioni, enti e amministrazioni per discutere la revisione della legge 112/2016 sul Dopo di Noi per le persone con disabilità. Dichiara la Ministra Locatelli “Abbiamo bisogno di semplificare e migliorare la vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, la legge 112/2016 è uno strumento prezioso che, attraverso il progetto di vita, può davvero garantire ad ogni persona un percorso completo e partecipato nella comunità”. L’obiettivo è, quindi, migliorare la norma e spostarla anche verso un durante noi, per assicurare quel percorso di sostegno e autonomia alla persona con disabilità già dal presente. L’incontro si terrà giovedì 13 aprile 2023 presso il Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità.  LEGGE 22 giugno 2016, n. 112  

Diventa socio della nostra Associazione. Contribuisci con una quota di € 50,00 annuali. Aiuterai cosi i nostri volontari a pianificare e realizzare i progetti a favore di persone disabili. Sarai informato sulle attività e le iniziative dell’Associazione e potrai partecipare concretamente alle attività della stessa.   C/C  BANCA PROSSIMA IBAN   IT28Q0335901 600100000003 045     C/C  POSTALE          97157697 IBAN     IT 36 O 0760 1122 000000 97157697   Se vuoi pagare con un bollettino postale, scaricalo già precompilato

La carta europea della disabilità detta anche Disability Card è una tessera che permette l’identificazione dei soggetti con disabilità e l’accesso a servizi, benefici,  supporti e opportunità utili alla promozione dei propri diritti. Permette l’accesso a servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero sul territorio nazionale e in altri Paesi dell’Unione europea. Si colloca tra le misure adottate su base volontaria dagli Stati membri dell’Unione europea per il raggiungimento di obiettivi strategici 2010-2020 in materia di disabilità. La Carta europea della disabilità viene rilasciata a tutti i soggetti in condizione di disabilità media, grave e di non autosufficienza, appartenenti alle categorie individuate nell’allegato 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159. I titolari possono ottenere le agevolazioni previste esibendo la Carta europea della disabilità, senza ulteriori formalità o richieste da parte di amministrazioni dello Stato o dei soggetti pubblici…

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