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Sabato 17 giugno l’associazione Albachiara ha dato il via al progetto “A piccoli passi” organizzando per quattro ragazzi disabili, l’uscita alla nuova piscina di Sant’Urbano attrezzata per ospitare persone con disabilità. Partiti da Rovigo nella prima mattinata, sono arrivati nella struttura insieme al personale idoneo all’assistenza, per questa prima esperienza al di fuori del contesto famigliare. La giornata è trascorsa con giochi, intrattenimento e allegria. A rotazione, tutti i ragazzi saranno partecipi di queste giornate di svago, dando loro la possibilità di rendersi autonomi il più possibile e vivere questa bella esperienza. L’obbiettivo è quello in futuro di arrivare a fare un periodo più lungo per tali persone, anche di alcuni giorni, diversificando i luoghi di soggiorno dando cosi, anche alle famiglie il giusto sollievo anche se solo per un breve periodo.

Il nuovo progetto dell’associazione si svilupperà operando con piccoli gruppi di ragazzi disabili gravi finalizzato ad accrescere il loro livello di autonomia. Inizierà con brevi esperienze al di fuori del contesto famigliare sotto l’accompagnamento di operatori esperti. Gradualmente si passerà a periodi più lunghi fino ad arrivare a soggiorni di più giorni in contesti protetti. In questo modo si favorirà il raggiungimento della massima autonomia possibile e al tempo stesso la possibilità di alleviare la fatica della famiglia. L’obiettivo finale è la costruzione di un percorso che permetta di ridurre al minimo il trauma del distacco dalla famiglia al venir meno dei genitori.

DESCRIZIONE: I Disturbi del Neurosviluppo sono un gruppo di condizioni con esordio nel periodo dello sviluppo. Si manifestano infatti nelle prime fasi della crescita e sono caratterizzati da deficit dello sviluppo che causa una compromissione del funzionamento personale, sociale e scolastico. All’interno di questa categoria, secondo il DSM-V, rientrano disturbi di entità e caratteristiche variabili, alcuni con un impatto notevole sulla vita della persona. Sono fondamentali, pertanto, una diagnosi e una presa in carico precoce e tempestiva, al fine di limitarne l’interferenza sulla maturazione del bambino. AMBITO DI INTERVENTO: Terapia ambulatoriale di tipo logopedico e neuropsicomotorio   SOGGETTI A CHI E’ RIVOLTO: L’intervento è rivolto a bambini con disturbi che coinvolgono la sfera comunicativo-sociale, linguistica e motorio-prassica   PROBLEMA / BISOGNO: Data la natura e le caratteristiche di questi disturbi, è necessaria una presa in carico tempestiva e continuativa, che coinvolga lo sviluppo in tutte le sue aree.   OBIETTIVO…

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A CURA DI: Dr. Erika Cappello – Pedagogista Clinico. Dr. Simone Minichiello – Logopedista. “Se tratti un uomo quale è, rimarrà cosi come è. Ma se lo tratti come se fosse quello che potrebbe o dovrebbe essere, certamente diverrà ciò che potrebbe o dovrebbe essere” J. Wolfgang Goethe Descrizione: In passato si pensava che i bambini autistici soffrissero per rifiuto di sentimenti e desideri, e si dava loro di conseguenza la possibilità di libera espressione in un quadro non strutturato sperando che potessero trovare una via per liberare le proprie potenzialità inibite. Nulla di più sbagliato: l’esperienza di molti anni ci ha insegnato che in questo modo si produce l’effetto contrario, aumentando. l’angoscia e i problemi comportamentali. Si sa ora che la persona autistica, a causa dei deficit di comunicazione e della “cecità sociale” alla base dei disturbo autistico, ha bisogno di una strutturazione dell’ambiente per rassicurarsi, e che l’ansia…

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A CURA DI: Dott.ssa Erika Cappello – Pedagogista Clinico   Premessa: Grazie al disegno e alla pittura, ogni individuo può esprimersi e imparare a conoscersi per riuscire poi a migliorare le proprie capacità relazionali. Le attività proposte in “A spasso con l’arte” permettono di arricchire la propria persona e i propri vissuti, sperimentando se stessi all’interno di un foglio bianco che piano piano prende vita, allo scopo di migliore la propria predisposizione al rapporto interpersonale, e la capacità di rappresentare e rappresentarsi. Obiettivi specifici: favorire una migliore capacità organizzativa ed espressivo corporea promuovere la conoscenza di sè per potersi meglio relazionare con l’altro sensibilizzare e stimolare le ricchezze interiori di ciascun soggetto, senza proporre modelli rigidi da copiare acquisire abilità nell’attenzione e nell’autocontrollo vincere o canalizzare le tensioni emotive scoprire le diverse intensità di tatto, di pressione o di esitazione apprendere modi diversi di comunicazione, di adattamento e di crescita Destinatari: Due…

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A CURA DI: Dott.ssa Erika Cappello (Pedagogista Clinico).   Premessa: La persona disabile, si trova spesso a vivere in condizioni tali che non gli permettono di esprimere al meglio le proprie abilità residue, egli vive in un corpo “negato”, poichè spesso nel vissuto soggettivo di costui si può creare la percezione di un corpo svilito, privo di significato, perchè luogo nel quale si concretizza il deficit ( non sapersi muovere, non saper produrre azioni o comportamenti adeguati e intelligenti, non saper concepire e utilizzare emozioni e sentimenti sufficienti a intessere relazioni…). La conseguenza immediata è che una coscienza inadeguata o falsa della propria corporeit&agrave, rende inadeguata o falsifica la comunicazione interpersonale. Se la persona vive il suo essere corpo come il suo essere persona in quanto orientato all’altro, nella comunicazione personale, il corpo diviene profondamente intimamente il linguaggio della persona. Le esperienze corporee che il pedagogista clinico può far vivere…

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A CURA DI: Dott.ssa Sara Monzo (Logopedista).   Premessa: La Paralisi Cerebrale Infantile è una turba persistente ma non immutabile dello sviluppo della postura e del movimento, dovuta ad alterazioni della funzione cerebrale, da lesione avvenuta nel periodo pre-, peri- e post-natale, prima che se ne completi la crescita e lo sviluppo. Il disturbo dominante nelle P.C.I è quello motorio (spasticità grave, ipotonia, ipertonia, atassia e tremori) ma accanto a questo si possono presentare una serie di disturbi associati quali: ritardo mentale, disturbi prassici, disturbi del linguaggio e dell’apprendimento, disturbi della percezione, disturbi emozionali e comportamentali, epilessia, danni sensoriali visivi ed uditivi e difficoltà alimentari. Il superamento della difficoltà alimentare rappresenta il primo obiettivo della terapia logopedica. La deglutizione è un meccanismo complesso in cui convertono i movimenti di muscoli che interessano la rima buccale, la lingua e le guance. Il mantenimento di riflessi neonatali e l’ipotonia della muscolatura del…

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A CURA DI: dott.ssa Erika Cappello (Pedagogista Clinico) e dott.ssa Sara Monzo (Logopedista).   Premessa: è indispensabile aiutare il bambino diversamente abile a sviluppare un senso di fiducia nelle proprie potenzialità, di benessere interiore e di attaccamento-apertura verso l’ambiente. In questo modo si riduce il rischio di un impoverimento percettivo del bambino, di un isolamento in un proprio spazio vitale circoscritto e deprivato, di comportamenti di difesa auto o eterolesionistici e di atteggiamenti auto stimolatori stereotipati. Il progetto coinvolge tre bambini diversamente abili, e prevede un intervento logopedico per un bambino con trisomia 21 e un’intervento pedagogico-clinico per due bambini con disabilità intellettive. Il bambino con sindrome di Down può incontrare delle difficoltà nell’acquisizione del linguaggio orale. Queste possono dipendere da possibili malformazioni dell’apparato vocale che rendono difficile l’acquisizione di molti suoni linguistici e nell’evoluzione spontanea rendono l’eloquio scarsamente intellegibile. In questi casi si rende molto importante un intervento riabilitativo…

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Responsabile tecnico : Dott.ssa Iolanda Sandalo Ricordiamo che il progetto in atto è rivolto ad una ragazza con danno neurologico e disturbo specifico di linguaggio (anartria) e che gli obiettivi cardine che ci eravamo prefissati erano i seguenti: potenziare la sua competenza comunicativa per darle la possibilità di manifestare i propri desideri, le proprie emozioni, i propri bisogni, anche attraverso uno scambio di pensieri, sensazioni, informazioni e stati d’animo in modo da farla uscire dall’isolamento verbale ed emotivo in cui spesso si trova. A questo punto del progetto si può dire che dal punto di vista relazionale ed emotivo G. ha saputo instaurare un buon rapporto al punto tale che abbiamo realizzato un “NOSTRO GIORNALE SEGRETO” nel quale riversare emozioni, dubbi, curiosità, giochi e tutto ciò che G. ha voglia di esprimere. Questo mi ha dato modo di impostare il programma degli obiettivi specifici (che poteva risultare noioso) in modo divertente, creativo,…

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RESPONSABILE AMMINISTRATTIVO DEL PROGETTO: BARCA ALBA Struttura di appartenenza: ASSOCIAZIONE “ ALBACHIARA” ONLUS Indirizzo. Via Motta, 34 45030 Occhiobello (Ro) tel 3339484408 – fax e tel 0425 746002 Indirizzo mail : onlus.albachiara@libero it RESPONSABILE TECNICO DEL PROGETTO: DR.ssa SANDALO IOLANDA. Logopedista Indirizzo: Viale Gramsci 110, 45100 Rovigo tel 347-0780319 Indirizzo mail : francasandalo@libero.it DESTINATARIO DEL PROGETTO: GIADA RELAZIONE AL 31-12-2009 La comunicazione scritta è il mezzo utilizzato per l’insegnamento e la trasmissione della cultura, senza contare che stimola lo sviluppo cognitivo, l’immaginazione e che è il fondamento del pensiero. In questo modo la lettura e la scrittura diventano strumenti che consentono di migliorare il sistema linguistico e comunicativo del soggetto, fornendogli la chiave di accesso ad altri apprendimenti. Il danno neurologico fa si che i soggetti con Paralisi Cerebrale Infantile nell’approcciarsi alla lettura ed alla scrittura si scontrino con barriere difficili da sormontare. Un livello adeguato di competenze nei livelli linguistici di ricezione…

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